Chi è Gesù – Luca12:49-53 [Battesimi Gianluca-Viktoria] (solo testo)

Chi è Gesù?

Quando ero piccolo c’era uno zio di mio padre, un fratello di mio nonno, che ogni tanto ci veniva a trovare e ogni volta che veniva ci dava dei soldi.
1000 lire, 5000 lire per noi erano delle cifre pazzesche.
E quindi zio Giovanni era questa figura mitica, che ogni tanto appariva, al quale non pensavamo mai se non quando ci veniva a trovare e ci regalava dei soldi. Ora io di zio Giovanni non sapevo niente e francamente non mi interessava niente.

Se io vi chiedessi: Chi è Gesù? come rispondereste? Quali sono le parole che assocereste a Gesù?
Non so quante volte vi siete fatti questa domanda. Forse alcuni di voi l’hanno fatta centinaia di volte.
Forse alcuni non se la sono mai fatta.
Forse alcuni di noi sono così abituati alla figura di Gesù che è diventano una specie di parente lontano. Una specie di zio Giovanni. Uno zio lontano, uno zio bonario e accondiscendente, uno zio al quale non diamo tanto peso, che magari è vivo e magari no, al quale magari ci rivolgiamo ogni
tanto quando ci serve qualcosa.

Ho una domanda: assoceresti mai la persona di Gesù alle parole fuoco, morte, angoscia e divisione?
Come Chiesa crediamo che Gesù debba essere conosciuto molto meglio di uno zio lontano, e che
il modo migliore per farlo sia attraverso la Bibbia. Per questo motivo siamo convinti che la Bibbia sia fondamentale.
Crediamo che non sia un libro meramente umano, ma è esattamente il libro che Dio voleva lasciare al suo popolo, pur essendo scritto da esseri umani come noi. Contemporaneamente un libro divino e un libro umano, uno dei fantastici misteri di Dio.
Riteniamo che la Sacra Bibbia debba essere rispettata e non monopolizzata, che debba essere studiata in modo da diventare la luce che illumina il nostro cammino e la nostra vita.
Uno dei modi in cui rispettiamo e ci sottomettiamo alla Bibbia, è studiando i libri che la compongono dall’inizio alla fine, dal primo capitolo all’ultimo.
Magari una persona che non ha mai letto la Bibbia starà pensando “eh vabbè, è normale…com’altro vuoi leggere un libro, se non dal primo all’ultimo capitolo?”. Beh, vi assicuro che ci sono tante persone che non approcciano la Bibbia in questo modo. Ci sono tante persone che leggono solo i passi che più piacciono a loro, senza mai approfondire i brani che non amano.
Perché dico questo. Leggere un libro dall’inizio alla fine ci costringe a studiare ogni singolo passo, e non solo quelli che noi vogliamo studiare. In questo modo è come se la Bibbia stessa decidesse di cosa abbiamo bisogno di settimana in settimana.
In questo periodo stiamo studiando il Vangelo di Luca, uno dei 4 Vangeli che troviamo nella Bibbia
che raccontano la vita, la morte e la resurrezione di Gesù. E il testo che ci è “capitato” oggi è
particolare ma credo proprio il testo giusto, per i battezzandi, per le loro vite e le loro circostanze, per noi della chiesa e per tutti coloro che sono presenti oggi.

L’essenza del messaggio biblico può essere racchiusa in una parola: Vangelo. Come chiesa siamo ossessionati dal Vangelo. La buona, incredibile, dolce notizia che Gesù è venuto per salvare. è un concetto che vediamo chiaramente nella Bibbia.

Un esempio di questo lo troviamo nel Vangelo di Giovanni 3:16-1, che afferma: Perché Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinché chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. 17 Infatti Dio non ha mandato suo Figlio nel mondo per giudicare il mondo, ma perché il mondo sia salvato per mezzo di lui.

Nella Bibbia troviamo anche altri versetti, come quelli di oggi. Versetti in cui la figura di Gesù è associata alle parole fuoco, morte, angoscia e divisione.

Leggiamo insieme Luca 12:49-53
49 «Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra; e che mi resta da desiderare, se già è acceso? 50 Vi è un battesimo del quale devo essere battezzato, e sono angosciato finché non sia compiuto! 51 Voi pensate che io sia venuto a portar pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; 52 perché da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; 53 saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».

A questi versetti voglio solo aggiungere 3 veloci considerazioni, che credo ci possano aiutare a
capire meglio chi Gesù, che è il nostro desiderio per i battezzandi, per i membri della nostra chiesa e per tutti coloro che sono presenti e vogliono conoscere personalmente Gesù, in modo che
insieme, tutti, possiamo rimanere sempre più meravigliati da Lui.

Il fuoco di Cristo

La prima considerazione l’ho intitolata “il fuoco di Cristo” ed è legata al versetto 49:
49 «Io sono venuto ad accendere un fuoco sulla terra; e che mi resta da desiderare, se già è acceso?
Ora, non è semplice capire di che cosa stia parlando esattamente Gesù in questo versetto. Il fuoco
potrebbe essere il giudizio di Cristo, la purificazione di Cristo o anche lo Spirito che procede da Cristo. E forse una interpretazione non esclude necessariamente le altre.
E come se io dicessi: non desidero altro che arrivi Natale. Cosa sto dicendo, che non vedo l’ora di andare in vacanza, che non vedo l’ora di rivedere la mia famiglia o che non vedo l’ora di mangiare il panettone? E’ un mix di cose, tutte legate ad un unico fattore comune.

Ovviamente qui Gesù non sta pensando al Natale, ma sta pensando alla Pasqua, sta pensando e
desiderando qualcosa: la sua morte. Ecco un buon motivo per ritenere Gesù straordinario: lui non
solo è stato disposto a morire per noi e a compiere la volontà di Dio, ma lo ha fatto con così tanto amore da desiderare di morire.
“Che mi resta da desiderare, se già è accesso?” può essere reso con “come vorrei che fosse già
acceso. Egli non vede l’ora che questo fuoco sia acceso, il che è un riferimento alla croce come
punto focale di tutta la sua attività.”

Capite Gesù? Io desidero le vacanze, lui desidera morire per noi.
E l’opera e la morte di Gesù hanno ripercussioni forti, simili a quelle di un incendio. Questo fuoco porta giudizio nei confronti di chi non crede in lui, mentre porta purificazione dal peccato nella vita di coloro che credono a lui per mezzo dello Spirito Santo.

(Il Vangelo secondo Luca, Leon Morris, 331.)

Esattamente quello che è successo a Gianluca e Viktoria i quali, in momenti diversi della loro vita, sono passati dal giudizio che pendeva su di loro, ad una vita che si è affidata a Gesù, per vivere guidati e purificati dallo Spirito. Tutte queste cose, sono unite in Cristo, sono faccettature diverse dello stesso fuoco.
Grazie a Gesù per il fuoco che ha acceso.

Il battesimo di Cristo
Secondo punto: il battesimo di Cristo. 50 Vi è un battesimo del quale devo essere battezzato, e sono angosciato finché non sia compiuto!

Quello che oggi celebriamo è il battesimo di Viktoria e di Gianluca. Ma questo battesimo non è un
evento isolato, fine a se stesso. Esso è solo uno dei tanti battesimi che sono avvenuti in 2000 anni di storia e che hanno come capofila il battesimo di Gesù. Per capire il battesimo di Gianluca e Victoria, dobbiamo capire e risalire fino al battesimo di Gesù.

Quale battesimo? Quello della sua morte, il momento in cui Gesù è stato immerso (battezzato) nella morte fino alla sepoltura. Un battesimo che è costato caro a Gesù. Come abbiamo detto, lui desiderava questo battesimo, ma al tempo stesso era angosciato dalla prospettiva di essere catturato, condannato, torturato, appeso su una croce, condannato e abbandonato dal Padre e morire. Non era una prospettiva piacevole. Gesù ha sacrificato tutto se stesso.
Eppure non c’erano alternative. Gesù dice che doveva essere battezzato in questo modo. Solo
questo battesimo poteva portare alla salvezza delle persone.

L’apostolo Paolo nella lettera ai Romani 6:3-5 dice così

3 O ignorate forse che tutti noi, che siamo stati battezzati in Cristo Gesù, siamo stati battezzati nella
sua morte? 4 Siamo dunque stati sepolti con lui mediante il battesimo nella sua morte, affinché, come Cristo è stato risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, così anche noi camminassimo in novità di vita. 5 Perché se siamo stati totalmente uniti a lui in una morte simile alla sua, lo saremo anche in una risurrezione simile alla sua

Il battesimo che stanno per compiere Viktoria e Gianluca non è salvifico, non li trasforma
magicamente da peccatori a perdonati. E’ il battesimo di Gesù che salva! è la morte di Gesù che ha
il potere di salvare, noi non possiamo fare niente per salvarci!
Paolo dice una cosa importante: Viktoria e Gianluca erano già uniti a Cristo quando lui è morto, in modo da “godere” della sua morte ma soprattutto godere della sua vita.
Non è l’acqua del battesimo di oggi a salvare, ma il fatto che Viktoria e Gianluca siano uniti a
Cristo, Cristo è la loro salvezza ed è la salvezza di chiunque creda in lui. Il battesimo di oggi è un segno visibile di una realtà interiore, invisibile.

Cito un documento che i battezzandi hanno letto in preparazione a questo giorno:
Diventare un credente è più di un cambiare opinioni o priorità. Il nostro vecchio essere muore, e nasce un nuovo essere. Così il battesimo è come un funerale. Quando l’acqua ci copre, il nostro vecchio essere è simbolicamente sepolto con Gesù. Perché per fede siamo uniti con Cristo, la sua crocifissione è la nostra morte e la sua risurrezione è la nostra nuova vita.
Viktoria e Gianluca sono già stati salvati, si sono già uniti a Cristo nella sua morte e nella sua resurrezione, e ora sono qui a testimoniarlo pubblicamente.

Forse non assoceremmo Gesù alla parola morte, ma grazie a Gesù per la sua morte, e la sua
resurrezione, nella quale c’è la speranza di vita per tutti noi.

La divisione di Cristo

Coloro che sono stati “toccati” dal fuoco di Gesù, coloro che si sono uniti insieme a lui nel suo
battesimo mortale, vivono una vita trasformata, una vita insieme a Dio, una vita che sarà eterna.
Questo, cari Viktoria e Gianluca, è il dono più grande che noi potessimo mai ricevere.
Ma ci sono anche delle spiacevoli ripercussioni. Come credenti non dobbiamo essere ingenui o
semplicistici. Seguire Cristo non è facile.
51 Voi pensate che io sia venuto a portar pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; 52 perché da ora in avanti, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due e due contro tre; 53 saranno divisi il padre contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la nuora e la nuora contro la suocera».

Cristo è venuto a portare pace ovviamente. Ma la pace che lui da, tramite il perdono dei peccati e la nuova vita spirituale, è pazzia per questo mondo.
Ho sentito varie volte la storia di persone che hanno condotto una vita scellerata senza aver mai subito difficoltà da parte della famiglia ma, dopo aver accettato Cristo, hanno subito opposizione e rigetto da quelle stesse persone. La cosa è assurda, perché in teoria una persona che crede in Cristo diventa una persona che si impegna ad amare il prossimo, a vivere come un lavoratore e un cittadino modello, una persona che si impegna a ricercare la pace.

Perchè i credenti vengono trattati a volte così, anche dalle proprie famiglie? Perchè quello che
succede alle nostre anime rientra in un puzzle più ampio, nel quale Dio combatte il nemico e il
male. Ovviamente al diavolo non piace “perdere” delle anime, e quindi fa di tutto per impedire
questa cosa.
Inoltre le persone che accettano Cristo, si fanno ambasciatori del suo fuoco, ambasciatori della
sua morte. Si impegnano ad amare chiunque, ma non sono impassibili rispetto al peccato che
esiste e che deve essere denunciato. e questo spesso non piace.

E quindi, a questo punto, voglio rivolgermi particolarmente a Viktoria e Gianluca. Seguire Cristo non sarà sempre facile. Ci potranno essere frizioni e opposizioni nelle vostre famiglie, nei vostri lavori, tra i vostri amici. Quando succederà, non vi scoraggiate. Ricordatevi che Cristo lo aveva predetto 2000 anni fa, dicendo che lui era venuto per dividere.
Ricordatevi che Cristo è morto per voi e vi ha dato libertà, perdono, e vi ha fatti entrare nella sua famiglia. Ricordatevi che la vittoria non è definita dalle prove che affrontiamo.

La vittoria è già assicurata dalla resurrezione di Cristo dalla morte.
Quando succederà, oltre a non scoraggiarvi, impegnatevi a capire come potete continuare ad
onorare Cristo nonostante le difficoltà. Non sarà sempre facile, ma uniti con Gesù, battezzati in lui, grazie a lui siete in grado di affrontare qualsiasi tipo di situazione

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