Come reagisci a Gesù? Giovanni 12:1-8 Audio e Testo

Chi riconosci su queste copertine?  (Durante la predicazione vengono mostrate foto di personaggi famosi e influenti) Secondo il Times sono alcune delle persone più influenti del nostro mondo. Come reagiremmo se ci trovassimo ad una cena con uno di loro? Se una di queste persone dovesse venire ad un nostro incontro domenicale? Se oggi la porta si aprisse ed entrasse Leonardo DiCaprio, come reaggiremmo? Meraviglia, stupore, incredulità, soggezione, gioia?

 

E la prossima domanda. Come reagisci a Gesù? Una domanda che non ci dovrebbe sorprendere in chiesa. Una domanda che forse ci facciamo spesso. O forse no. Che tipo di atteggiamento abbiamo nei confronti di Gesù? Che emozioni scaturisce il pensare a lui? Come reagiamo quando ci avviciniamo a lui? Come stai reagendo a Gesù in questi giorni? Sei aperto? Sei scontroso? sei diffidente?

 

Leggiamo insieme Giovanni 12:1-8.

 

12 (A)Gesù dunque, sei giorni prima della Pasqua, andò a Betania dov’era Lazzaro [, colui che era morto e] che egli[a] aveva risuscitato dai morti. 2 Qui gli offrirono una cena; Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. 3 Allora Maria, presa una libbra d’olio profumato, di nardo puro, di gran valore, unse i piedi di Gesù e glieli asciugò con i suoi capelli; e la casa fu piena del profumo dell’olio. 4 Ma Giuda Iscariota, [figlio di Simone,] uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: 5 «Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?» 6 Diceva così non perché si curasse dei poveri, ma perché era ladro, e tenendo la borsa ne portava via quello che vi si metteva dentro. 7 Gesù dunque disse: «Lasciala stare; ella lo ha conservato per il giorno della mia sepoltura[b]. 8 Poiché i poveri li avete sempre con voi; ma me, non mi avete sempre».

 

Nel vangelo di Giovanni ci troviamo quasi alla fine della storia, almeno dal punto di vista cronologico.  Mancano solo sei giorni alla Pasqua e Gesù, in viaggio verso Gerusalemme, si ferma a Betania dove vivevano i suoi amici Lazzaro, che era stato risuscitato, Marta e Maria. A Betania Gesù viene invitato a cena, molto probabilmente, da quello che scopriamo dagli altri vangeli, a casa di Simone. Alla cena era presente anche Lazzaro, mentre Marta era fra le persone che servivano gli ospiti. Mentre gli invitati mangiavano sdraiati sul fianco e con le teste rivolte verso il centro della stanza e i piedi verso le pareti, compare anche Maria. 

 

In questi mesi vogliamo capire come vivere in quanto discepoli di Gesù. I discepoli non erano solo i 12, che accompagnavano Gesù e dei quali leggiamo nei vangeli. Se solo i 12 si possono definire discepoli, allora nemmeno noi potremmo esserlo oggi. I discepoli sono tutti coloro che seguono Gesù, a prescindere da dove sono e da quando lo fanno. Inoltre, i discepoli non sono solo uomini, come abbiamo visto fino ad ora nel Vangelo di Giovanni, ma anche donne. E tra queste donne troviamo Maria. 

 

Da questa discepola di Gesù possiamo imparare davvero tante cose. Nell’episodio che abbiamo letto oggi, Maria prende innanzitutto una libbra di olio profumato, di nardo puro, di grande valore. Cerchiamo di capire meglio. Una libbra corrisponde a circa 326 grammi, quindi una bella quantità di profumo! Il nardo è un estratto ricavato da una pianta aromatica del Nepal. Il profumo era molto costoso e di grande valore per due motivi: era importato da molto lontano in un periodo nel quale i trasporti non erano veloci e sicuri come al giorno d’oggi e in più il processo di estrazione richiedeva una grande quantità di piante per estrarre una quantità assai piccola di olio aromatico. 

 

Quanto valeva questa libbra di olio di nardo? Giuda afferma che si poteva vendere per 300 denari, e un denaro era la paga per una giornata di lavoro, quindi 300 denari erano quasi un anno di lavoro! L’olio che Maria usa non è di poco conto, ma è ciò che di più preziosa poteva offrire questa discepola. Probabilmente, visto il prezzo, Maria lo conservava da tempo e non è detto che non lo stesse conservando per poi usarlo per la propria sepoltura.

 

Cosa fa Maria con questo olio? Come usa Maria questo oggetto dal valore inestimabile? Maria unge i piedi di Gesù. Giovanni afferma che Maria decide di usarlo per bagnare, ungere, ammorbidire i piedi di Gesù. Maria prende una delle cose più care che aveva e la usa per pulire i piedi del Maestro. Uno spreco? Poteva essere usato meglio? 

 

Maria dimostra la propria devozione con questo gesto spontaneo nei confronti di Gesù. Dimostra che niente vale di più di Gesù, nemmeno dell’olio profumato dal valore di migliaia di euro.  

 

Inoltre Maria aveva capito qual’era il proprio posto, prima ancora dei dodici discepoli i quali, nel prossimo capitolo di Giovanni, impareranno la stessa lezione quando Gesù decide di lavare i loro piedi.

 

Mi hanno raccontato che mi sono perso, durante il viaggio in America, la presentazione non proprio riuscitissima delle vallette del Sanremo fatta da Amadeus. Non ho visto il video, ma pare che Amadeus abbia detto, parlando della fidanzata del famoso piloto di moto Valentino Rossi, che non solo questa ragazza è bella ma che sa anche stare un passo indietro al suo fidanzato. Diciamo che forse il presentatore poteva esprimersi meglio. Anche Maria sapeva stare 1 passo indietro a Gesù, sapeva lasciare a Gesù il centro del palco. Non per una questione di sesso, non per una questione culturale, ma perchè Maria vedeva e capiva l’importanza di Cristo rispetto a lei. E questo è qualcosa che dobbiamo imparare tutti noi, uomini e donne che vogliono essere discepoli di Gesù. L’importanza di Gesù rispetto a noi.

 

Dopo aver unto i piedi di Gesù con l’olio profumato Maria non si ferma ma “glieli asciugò con i suoi capelli.” (3). Il gesto di adorazione di Maria non era finito. Maria usa i suoi capelli, per asciugare i piedi di Gesù. Chissà cosa succederebbe se chiedessi alle nostre amiche con dei bei capelli lunghi di asciugare i capelli di qualcuno. Quello di Maria è sicuramente un gesto estremo anche per noi, ma lo era ancora di più allora. I capelli erano considerati come la gloria di una donna (1 corinzi 11:15) e culturalmente i capelli si scioglievano solo in presenza del marito. Questo rende ancora meglio l’idea della devozione che c’è nel gesto di Maria. Alla vista di Gesù la sua reazione è così completa, coinvolge tutto se stessa, che Maria dona l’olio più prezioso, lo usa per i piedi di Gesù e dona la parte più gloriosa del suo corpo per asciugare i piedi del Maestro.

 

L’atteggiamento di Maria è umile e al tempo stesso tempo il suo gesto è estremo, sicuramente ha messo a disagio le persone che erano presenti alla cena. I nostri gesti verso Gesù dovrebbero, a volte, mettere a disagio le persone attorno a noi. ma non devono essere fatti per impressionare le persone attorno a noi, piuttosto per amore sincero verso Cristo. A volte Dio ci porta prendere delle decisioni radicali: lasciare tutto per portare il vangelo all’estremità del mondo, rinunciare ad un lavoro per poter servire di più nella chiesa, vivere in una città o un quartiere poco attraente per il suo Regno, donare una grande quantità di soldi per dei bisognosi. Questi gesti possono essere accolti con disappunto, stupore, incomprensione da parte delle persone che ci sono attorno, ma se sono fatti per il Signore e non per le persone sono dei gesti simili a quelli di Maria, che nascono dalla propria reazione a Gesù e che sono fatti per adorare lui ed esaltare lui.

 

Attraverso questo gesto Maria mostra tutta la sua devozione, ma anche tutto il suo amore, la sua passione, la sua sottomissione, la sua umiltà. Il gesto che fa Maria è un gesto che spettava ai servi, che avevano il compito di pulire e asciugare i piedi degli ospiti. Ma lei lo fa per amore, donando tutto.

 

E Maria stava facendo anche altro. Questo gesto che Maria si è sentita di fare, preannunciava il giorno della sepoltura di Gesù. Maria forse non poteva capire la portata della sua azione, ma Gesù e il vangelo di Giovanni hanno reso chiaro fino ad ora che la morte di Gesù è imminente. Gesù sta per essere ucciso e sta per essere messo nella tomba e, in un certo senso, il suo corpo è già trattato da Maria come se fosse un cadavere. Il gesto di Maria è altamente profetico.

 

Giovanni, prima di continuare con la narrazione, aggiunge un altro dettaglio su questo gesto di Maria. La conseguenza di questo gesto ha ripercussioni per tutti i presenti alla cena: la casa fu piena del profumo dell’olio. Il mondo in cui reagiamo a Gesù ha un effetto anche sull’ambiente e sulle persone che sono attorno a noi.

 

Maria, ancora una volta, ha lasciato tutto per stare ai piedi di Gesù. Noncurante di quello che potevano pensare gli altri, si è messa ai piedi di Gesù e il suo gesto di amore ha portato un dolce profumo a tutta la casa. Non sappiamo in che modo, nello specifico, Gesù avesse toccato la vita di Maria, ma la sua vita era stata sicuramente toccata da Gesù. Maria aveva potuto conoscere personalmente il Messia, il Salvatore che Dio aveva promesso e che ora camminava in mezzo a loro, che ora chiamava lei e i suoi fratelli amici, che mangiava insieme a loro, che parlava con loro, che andava a visitarli. Tutto questo sembrava troppo bello per essere vero, e l’atteggiamento di adorazione di Maria è la dimostrazione chiara e concreta di un cuore che era stato cambiato, che era passato dalle tenebre del peccato alla luce del regno di Dio. La discepola aveva riconosciuto il Maestro e reagisce come anche io desidero reagire a Gesù nella mia vita. Completa adorazione e sottomissione, senza proclami. 

 

Nel frattempo i discepoli, che erano stati invitati alla cena insieme a Gesù, avrebbero dovuto lodare il gesto di Maria. Invece Giuda, si lamenta con queste parole: «Perché non si è venduto quest’olio per trecento denari e non si sono dati ai poveri?». I discepoli, che più di tutti, avrebbero dovuto approvare il gesto di maria, condannano il gesto della donna e condannano di conseguenza anche Gesù, che non ha impedito alla donna di versare l’olio prezioso dicendole di venderlo per donare il ricavato ai poveri. Se Maria è contraddistinta da umiltà, sottomissione, i discepoli sono ancora una volta contraddistinti da orgoglio, tornaconti personali, cose terrene. I discepoli, forse dopo essersi abituati a stare con Gesù, forse non trovando più così speciale la presenza di Gesù in mezzo a loro, reagiscono in modo diverso da Maria.  Vi ricordate come i primi discepoli, all’inizio del Vangelo, avevano lasciato tutto per seguire Gesù? Come avevano ascoltato con meraviglia le sue parole? Come avevano creduto in lui dopo il miracolo alle nozze di Canan? Come lo avevano fatto entrare nella loro barca quando erano impauriti a causa della tempesta? 

 

Ora invece i discepoli non solo non capiscono e non lodano Maria per il suo gesto, ma reagiscono con diffidenza anche verso Gesù stesso. 

 

Quante volte, purtroppo, assomigliamo ai discepoli. Non trattiamo Gesù come dovremmo, e anzi pensiamo di potergli ordinare cosa dovrebbe fare e cosa no, pensiamo di sapere meglio di lui come si dovrebbe comportare. Quante volte non vediamo in Gesù il nostro Salvatore, il nostre Liberatore, il nostro Signore, il nostro amico, e reagiamo in modo sbagliato alla sua presenza.

 

E infine c’è Gesù. GEsù si lascia ungere i piedi da Maria, accetta questo suo dono e questa sua adorazione. E poi quando Giuda si lamenta, Gesù risponde e dice “Lasciala stare”

Se reagiamo a Gesù come ha fatto Maria, le reazioni che possiamo suscitare possono essere tante e diverse. Possiamo andare incontro a derisione, a incomprensione, anche a persecuzione. Possiamo anche essere capiti male da altri discepoli. Ma Gesù è lì, pronto a proteggerci così come ha protetto Maria dalle accuse di Giuda, in questo brano. 

 

Lascia stare. Gesù ha il diritto di dire queste parole di fronte a chi ci accusa perchè a pochi giorni da questo episodio è stato messo sulla croce, è morto, e poi è risorto per mettere a tacere ogni sorta di accusa per coloro che come Maria si arrendono completamente a lui. Se appartieni a Cristo, lui ha conquistato anche per te il diritto di difenderti dicendo “lasciatelo stare”. 

 

Questo concetto è ripreso anche dall’apostolo Paolo, un uomo che per aver reagito a Gesù sulla via di Damasco donandogli tutta la sua vita e andando incontro ad ogni sorta di accusa da parte di credenti, chiese, pagani, giudei e via dicendo. Paolo nella lettera ai Romani al capitolo 8 scrive queste parole:

 

33 Chi accuserà gli eletti di Dio? Dio è colui che li giustifica. 34 Chi li condannerà? Cristo Gesù[d] è colui che è morto e, ancor più, è risuscitato, è alla destra di Dio e anche intercede per noi. 

 

Maria era stata ripresa per il suo gesto di amore e di adorazione verso Gesù da parte di quelli che, invece, avrebbero dovuto incoraggiarla. Ma Gesù la difende, Gesù approva quello che ha fatto. E penso che alla fine dei conti, l’approvazione di Gesù è la cosa che conta veramente. Perché soltanto lui può giustificare, soltanto lui può salvare, soltanto lui può difendere. 

 

Come reagiamo a Gesù? Come i discepoli in questo episodio che abbiamo studiato? O come Maria, che è totalmente presa dalla presenza di Gesù, da dimenticarsi delle persone che erano nella stanza e da mettersi per terra, per ungere i piedi di Gesù con l’olio più caro che esisteva, e per asciugarli con i propri capelli. La reazione di Maria è quella di una donna bisognosa di un redentore, che ha conosciuto questo redentore personalmente, è diventata sua amica e vive di conseguenza. Cosa ti ha affidato di prezioso il SIgnore? Qual è il tuo vaso d’alabastro con l’olio prezioso? Come lo vuoi usare?

 

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