Cosa fare conoscendo il futuro?_ Luca 21_5-38

Guardiamo cosa fa uno dei protagonisti di un famoso film, Ritorno al Futuro II, con la conoscenza del futuro

 

 

Nell’ultima predicazione dal Vangelo di Luca abbiamo visto l’inizio del capitolo, l’offerta generosa della vedova che dona dal suo necessario al Signore. Uno dei commenti che avevo fatto era che il testo era facile da interpretare e capire. Il testo di oggi, ovvero il resto del capitolo 21, offre delle sfide ermeneutiche leggermente più difficili.

 

Intanto possiamo dire che siamo arrivati all’ultimo discorso, l’ultima parte di questa sezione del vangelo di Luca che riportano gli insegnamenti di Gesù una volta entrato in Gerusalemme, più specificatamente nella zona del tempio di Gerusalemme. È l’ultimo insegnamento pubblico prima degli eventi che porteranno alla crocifissione di Gesù.

 

Luca 21:5 Mentre alcuni parlavano del tempio, di come fosse adorno di belle pietre e di doni votivi, egli disse: 6 «Verranno giorni in cui di tutte queste cose che voi ammirate non sarà lasciata pietra su pietra che non sia diroccata».

 

7 Essi gli domandarono: «Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sarà il segno che tutte queste cose stanno per compiersi?»

 

8 Egli disse: «Guardate di non farvi ingannare; perché molti verranno in nome mio, dicendo: “Sono io[b]”; e: “Il tempo è vicino”. Non andate [dunque] dietro a loro. 9 Quando sentirete parlare di guerre e di sommosse, non siate spaventati, perché bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verrà subito». 10 Allora disse loro: «Insorgerà nazione contro nazione e regno contro regno; 11 vi saranno grandi terremoti e, in vari luoghi, pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventosi e grandi segni dal cielo.

12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome. 13 Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza.

14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, 15 perché io vi darò una parola[c] e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire. 16 Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi 17 e sarete odiati da tutti a causa del mio nome; 18 ma neppure un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra costanza salverete le vostre vite[d].

 

20 «Quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, allora sappiate che la sua devastazione è vicina. 21 Allora quelli che sono in Giudea fuggano sui monti, e quelli che sono in città se ne allontanino; e quelli che sono nella campagna non entrino nella città. 22 Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto. 23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in quei giorni! Perché vi sarà grande calamità nel paese e ira su questo popolo. 24 Cadranno sotto il taglio della spada e saranno condotti prigionieri fra tutti i popoli; e Gerusalemme sarà calpestata dai popoli[e], finché i tempi delle nazioni siano compiuti.

 

25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e delle onde. 26 Gli uomini verranno meno per la paurosa attesa di quello che starà per accadere al mondo, poiché le potenze dei cieli saranno scrollate. 27 Allora vedranno il Figlio dell’uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria. 28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perché la vostra liberazione si avvicina».

 

29 Disse loro una parabola: «Guardate il fico e tutti gli alberi; 30 quando cominciano a germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l’estate è ormai vicina. 31 Così anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio è vicino. 32 In verità vi dico che questa generazione[f] non passerà prima che tutte queste cose siano avvenute. 33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.

 

34 Badate a voi stessi, perché i vostri cuori non siano intorpiditi da stravizio, da ubriachezza, dalle ansiose preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all’improvviso come un laccio[g]; 35 perché verrà sopra tutti quelli che abitano su tutta la terra. 36 Vegliate dunque, pregando in ogni momento, affinché siate in grado di scampare[h] a tutte queste cose che stanno per venire, e di comparire davanti al Figlio dell’uomo».

 

37 Di giorno Gesù insegnava nel tempio; poi usciva e passava la notte sul monte detto degli Ulivi. 38 E tutto il popolo, la mattina presto, andava da lui nel tempio per ascoltarlo.

 

Una delle sfide maggiori è cercare di capire, visto che ci sono varie affermazioni riguardanti il futuro, quando avverranno queste cose. Il discorso di Gesù prende il là dai commenti di alcuni sulla bellezza del tempio. E, il tempio, era effettivamente imponente, bello, maestoso, solido .

maxresdefault.jpg (1280×720) (ytimg.com)

 

Chi è stato a Gerusalemme e ha visto il muro del pianto ha visto alcune delle pietre che componevano il tempio, anche se non erano la parte visibile del tempio. Alcune pietre, secondo lo storico Giuseppe Flavio, erano alte 20 metri, più di un terzo dell’altezza della torre di Pisa. E quindi l’affermazione di Gesù è chiaramente forte, sconvolgente.

 

La domanda che gli fanno le persone è: quando? Quando succederà? E quale sarà il segno?

 

Gesù non risponde direttamente a questa domanda, o perlomeno non lo fa immediatamente. E forse non lo fa perchè gli uomini avrebbero sfruttato male la conoscenza esatta del futuro, come nel film Ritorno al Futuro II. Ma inizia questo lungo discorso in cui sembra descrivere un intervallo di tempo molto lungo, culminante con le cose ultime.

 

Andiamo con ordine.

 

Futuro generale (8-18)

La prima sezione, i versetti 8-18, sembrano descrivere un futuro generico, che accomuna tutti quanti. Gesù qui sembra descrivere cosa succederà dopo la sua morte, e cosa sta succedendo ancora ora. Cosa contraddistingue questa parte del discorso, questo futuro generico:

  • Falsi profeti, anticristi, che cercheranno di prendere il posto di Gesù
  • Guerre, sommosse, stravolgimenti geo-politici
  • Disastri naturali, catastrofi
  • Persecuzione per i cristiani

 

Sono tutti avvenimenti che abbiamo visto avvenire nel corso dei secoli e che si vanno a intensificare sempre più.

 

Distruzione di Gerusalemme (20-24)

Nei versetti 20-24 Gesù risponde alla domanda iniziale delle persone, ovvero quando sarebbe stato distrutto il tempio. Gesù non fornisce una data precisa ne tantomeno un segno misterioso, ma dice semplicemente che quando Gerusalemme sarà circondata dagli eserciti, allora la sua devastazione sarebbe stata vicina. Sappiamo bene che il popolo di Israele stava aspettando un Messia che li avrebbe liberati dall’esercito nemico e dal dominio dell’Impero Romano. E quindi per loro l’idea che Gerusalemme e il tempio, e quindi la città di Dio e il tempio di Dio potessero essere distrutti era inconcepibile. Ma la liberazione del Messia era diversa da quella che loro si erano immaginati.

 

Quando una città viene presa d’assedio, la città può diventare il posto più sicuro se la città non verrà sconfitta. Le mura della città sono una protezione che, nonostante le difficoltà, porta una sensazione di speranza. Probabilmente molti pensavano che Gerusalemme non sarebbe mai stata invasa e che quindi il posto più sicuro dove rifugiarsi era dentro le mura. Gesù invece esorta coloro che lo stavano ascoltando a scappare da Gerusalemme e rifugiarsi sui monti.

 

Lo storico cristiano del 4 secolo, Eusebio di Cesarea, afferma che quando i Romani iniziarono ad assediare Gerusalemme, nell’anno 70, i cristiani della città scapparono oltre il Giordano, mentre tantissimi di coloro che rimanere a Gerusalemme furono presi prigionieri o uccisi. L’assedio, che è durato 7 mesi, deve essere stato particolarmente difficile per le donne incinte. E si è conclusa con l’uccisione di tante persone e la messa in prigionia di tante altre.

 

Questa è una profezia specifica legata ad un evento storico nel passato.

 

Il ritorno di Cristo (25-28)

I versetti 25-28 descrivono un altro evento distinto, il ritorno di Cristo Gesù. Questo avvenimento è preceduto da queste seguenti cose:

25 Vi saranno segni nel sole, nella luna e nelle stelle; sulla terra, angoscia delle nazioni, spaventate dal rimbombo del mare e delle onde.

E alla fine apparirà il Signore, che scenderà su di una nuvola, con potenza e gloria.

 

Non posso nemmeno immaginare come sarà quella scena. Diversi di noi sono stati a concerti questa estate. Durante i concerti la folla è in trepidante attesa, fino a quando appare il cantante e la band e in genere la folla inizia a festeggiare, a battere le mani, a urlare di gioia. Immagino che il ritorno tanto atteso di Cristo sarà simile, solamente molto più amplificato.

 

Giovanni in Apocalisse 1:7 scrive:

7 Ecco, egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedrà; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribù della terra faranno lamenti per lui.

 

Questa, velocemente, è una spiegazione di questa parte del discorso di Gesù. Si potrebbero sicuramente dire tante altre cose, per esempio come si versetto 24 nel quale si dice che Gerusalemme sarà calpestata fino a quando saranno compiuti i tempi della nazioni (forse un’allusione al fatto che la distribuzione di Gerusalemme coinciderà con una nuova fase, nella quale le nazioni saranno raggiunte dal Vangelo?)

 

Ma cosa vogliono dire queste cose per tutti noi? Quale sono delle lezioni per noi, in questo afoso pomeriggio di luglio? Come vivere sapendo in cosa consiste il futuro, avendo l’almanacco divino nelle nostre mani?

Sicuramente viviamo in tempi complicati. Da una parte tutti i tempi sono complicati, dall’altra siamo più vicini di 2000 anni al ritorno di Cristo e alla fine di questi tempi. Quali sono delle lezioni che possiamo prendere per noi da questo lungo discorso di Gesù?

 

5 lezioni da questo discorso sul futuro di Gesù.

 

  • Lezione numero 1: Esperti del tempo

I cristiani devono essere esperti del tempo. Non del meteo, tanto oramai fa sempre caldo. Ma del tempo, del periodo storico in cui viviamo. Gesù insegna la parabola del fico (29-34) per farci capire che dovremmo osservare il tempo in cui viviamo e decifrarlo. Una parte delle profezie si è avverata, una si sta avverando nel nostro presente, e una deve avverarsi ancora, e in tutto ciò il Regno di Dio è vicino.

 

  • Lezione numero 2: vigili

Avendo riconosciuto il tempo in cui viviamo dobbiamo agire di conseguenza, dobbiamo agire con saggezza. Dobbiamo essere vigili, dobbiamo essere pronti. Il mondo cerca di distrarci con tante cose diverse, ma il Regno di Dio sta per compiersi definitivamente. Dobbiamo essere vigili, pregare, vivere in funziona del regno di Dio. È una lotta continua, quotidiana, nella quale noi dobbiamo di continuo lottare per rimanere incentrati sul Regno di Dio, per avere lo sguardo fissato sulle cose di lassù e non su quelle di quaggiù, che così facilmente ci attanagliano.

 

“Cercate prima il Regno di Dio” (Luca 12:31). Tutto passerà, tutto cambierà, ma la parola di Dio resterà per sempre.

 

  • Lezione numero 3: attendiamoci la persecuzione

Che seguire Cristo comporti sofferenza, persecuzione, tradimento e addirittura anche morte per alcuni è molto chiaro nei versetti che abbiamo letto.

 

12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione, trascinandovi davanti a re e a governatori, a causa del mio nome… 16 Voi sarete traditi perfino da genitori, fratelli, parenti e amici; faranno morire parecchi di voi 17 e sarete odiati da tutti a causa del mio nome;

 

A volte dimentichiamo quanto questo sia vero. Qualche giorno fa ho sentito una meditazione di Cristian Nanni, il direttore di Porte Aperte, una misssione che aiuta i credenti perseguitati. Cristian ci ha raccontato di una anziana signora coreana, da lui definita la nonnina di acciaio, che per alcuni anni è stata rinchiusa in un campo di concentramento in Corea del Nord. Nonostante dovesse lavorare per 16 ore al giorno e avesse meno di un bicchiere di riso al giorno da mangiare, la preghiera di questa donna era che il Signore utilizzasse la sua prigionia per fare qualcosa. E questo ha portato la donna a condividere parte del suo riso con le altre persone, e a iniziare degli incontri “di chiesa” clandestini nell’unico posto dove non andavano le guardie, nella latrina.

 

Cosa dice Gesù parlando della persecuzione?

 

13 Ma ciò vi darà occasione di rendere testimonianza. 14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, 15 perché io vi darò una parola[c] e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno opporsi né contraddire.

 

Pietro, che vede da vicino la sofferenza di Cristo, scrive

 

Carissimi, non vi stupite per l’incendio che divampa in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. Anzi, rallegratevi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, perché anche al momento della rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare.

Prima lettera di Pietro 4:12-13 NR06

 

Forse per questo motivo Gesù in questo discorso prima parla del futuro dei credenti in questa era e poi parla del suo ritorno. Prima la persecuzione, prima la partecipazione alle sofferenze di Cristo, e poi la gloria di Cristo al suo ritorno.

 

  • Lezione numero 4: noi saremo sempre salvi.

 

i cristiani, nonostante la persecuzione, verranno “salvati.” coloro che credono in Gesù vengono perseguitati, soffrono, vivono vite difficili. Seguire Cristo può voler dire lasciare il tuo paese, la tua famiglia, e venire in Italia, a Pisa, dover imparare una nuova lingua, una nuova cultura, fare delle figuracce a causa del Vangelo. Ma tutto quello che affrontiamo lo facciamo sicuri nel Signore, e con la nostra costanza, la nostra vicinanza a Dio nella sofferenza, dimostriamo di essere stati salvati da un grande e potente Dio.

 

18 ma neppure un capello del vostro capo perirà. 19 Con la vostra costanza salverete le vostre vite[d].

 

Coloro che hanno rifiutato Cristo, invece, verranno uccisi. Non sono salvati e non saranno salvati al ritorno di Gesù.

 

  • Lezione numero 5: Dio è sovrano

Chi è Dio in tutto questo? Un osservatore distaccato? Un uomo che conosce i risultati sportivi del futuro?

 

Dio è sovrano. Il passato, il presente e il futuro sono nelle sue mani e sono stabiliti da lui.

 

Perché Gerusalemme è stata distrutta? Perché Dio è sovrano e aveva stabilito questo destino per la sua città, che aveva rifiutato il suo unigenito Figlio

 22 Perché quelli sono giorni di vendetta, affinché si adempia tutto quello che è stato scritto.

 

Perché i credenti possono trovare conforto in versetti come il 18 ma neppure un capello del vostro capo perirà? Perché lui è sovrano.

 

Come credenti del 2023, dobbiamo essere esperti del tempo, e quindi vigili sapendo della lotta spirituale di cui facciamo parte, aspettandoci la persecuzione, ma non in maniera ansiosa, irrequieta, frenetica. Facciamo queste cose sereni, speranzosi , sapendo che se abbiamo accettato Gesù, se la nostra vita dimostra la salvezza di Gesù, siamo salvi per sempre e che Dio è sempre sovrano.

 

 

 

 

 

 

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *