Credere sempre più in Gesù – Giovanni 2:1-12

Stiamo studiando alcuni brani del vangelo di Giovanni cercando di capire che cosa caratterizza i discepoli di Gesù. Cosa hanno imparato stando a contatto con Gesù? Cosa hanno fatto? Che sfide hanno dovuto affrontare? Alla fine del capitolo 1 di Giovanni Gesù afferma le seguenti parole:
“Tu vedrai cose maggiori di queste». Poi gli disse: «In verità, in verità vi dico che [da ora in poi] vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sul Figlio delluomo».”
I discepoli, alla luce di queste parole di Gesù, sicuramente si aspettavano grandi cose. Ed in effetti nei successivi capitoli Giovani narra una serie di vicende degne del Messia: la purificazione del tempio, la discussione sulla nuova nascita con Nicodemo, lincontro al pozzo con la donna samaritana, i miracoli sul figlio malato dellufficiale e sul paralitico a Betesda.

Ma prima di questi eventi troviamo, forse un po a sorpresa, il segno, il miracolo alle nozze di Cana. Un pò a sorpresa perchè diciamocelo chiaramente: chi si aspettava che il primo miracolo del tanto atteso Cristo fosse la trasformazione in vino di oltre cinquecento litri dacqua. Oltre 500! Cosa ci faceva il Signore Gesù ad una festa, tanto per iniziare? Non aveva di meglio da fare? Perchè trasformare in vino dellacqua ad un matrimonio dove alcuni si erano già ubriacati? E chissà cosa devono aver pensato i discepoli che da pochi giorni lo stavano seguendo.
2:1 Tre giorni dopo ci fu un matrimonio in Cana di Galilea, e la madre di Gesù era là. 2 Anche Gesù fu invitato con i suoi discepoli al matrimonio. 3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 Gesù le disse: «Che cè fra me e te, o donna? Lora mia non è ancora venuta». 5 Sua madre disse ai servitori: «Fate tutto quel che vi dirà». 6 Cerano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure. 7 Gesù disse loro: «Riempite dacqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino allorlo. 8 Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9 Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato lacqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto lacqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 «Ognuno serve prima il vino buono, e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora».11 Gesù fece questo primo dei suoi segni in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.12 Dopo questo, scese a Capernaum egli con sua madre, con i suoi fratelli e i suoi discepoli, e rimasero là alcuni giorni.
La volta scorsa abbiamo visto la chiamata dei primi discepoli allinizio del Vangelo di Giovanni: Andrea, Pietro, Filippo e Natanaele. Se vi ricordate abbiamo detto che essere discepoli di Gesù è una tematica ampia e abbiamo visto alcuni degli aspetti:
  • Diventare discepoli di Gesù implica riconoscere Gesù
  • Ci sono vari modi per riconoscere Gesù
  • Diventare discepoli implica accettare ciò che Gesù ordina
  • Diventare discepoli implica portare altre persone a Cristo
Probabilmente Gesù si reca al matrimonio insieme ai quattro discepoli che abbiamo citato.
E verso la fine del brano che abbiamo letto vediamo i discepoli, nonostante un episodio che pare alquanto strano, sono ancora più convinti di Gesù: 11 Gesù fece questo primo dei suoi segni in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.
Cosa impararono i discepoli da questa giornata? In che modo videro la gloria di Gesù durante un matrimonio?
E quello che vogliamo vedere ora insieme.
1- Si è discepoli di Gesù ovunque
2- Gesù fa la volontà del padre
3- Gesù è ladempimento di ogni promessa: è il purificatore e il nuovo Regno di Dio
4- I discepoli credettero
1- Si è discepoli di Gesù ovunque
Immaginate di iscrivervi ad un corso di specializzazione del vostro professore preferito. Per seguirlo avete dovuto rinunciare al vostro lavoro e avete usato tutti i soldi che avete messo da parte. Aspettate con ansia il primo giorno di lezioni, vi presentate a lezione con il vostro quaderno per gli appunti, ma, una volta che si sono radunati tutti gli studenti, linsegnante vi invita tutti a bere una birra al bar. Immagino che ci sarebbe un bel pò di stupore, e forse lo stesso stupore deve aver accomunato i discepoli di Gesù. Israele sta aspettando da secoli larrivo del Messia e quando finalmente arriva, porta i suoi discepoli ad una festa?
Ma in questo episodio cè una lezione importante da parte di Gesù per i suoi discepoli. Gesù per primo non si è ritirato dal mondo, e allo stesso modo i suoi seguaci non sono chiamati a vivere il loro cristianesimo in modo asceta, ma a vivere nel mondo. Si è discepoli di Gesù ovunque, e non soltanto nelle nostre case o durante i nostri incontri. Leggendo i vangeli pare evidente che Gesù si cacciasse spesso in situazioni e frequentasse persone che noi non approveremmo. E porta i suoi discepoli con se! Se siamo al sicuro in Dio, possiamo andare ovunque Dio ci chiami!
In questi anni Halloween è entrata preponderatamente nella nostra cultura. Spesso i cristiani dibattono con molta convinzione contro qualsiasi aspetto di questa ricorrenza, che sicuramente non ha radici nella Bibbia. E sono sicuro che dobbiamo essere cauti e non ignorare che ci sono delle realtà spirituali che lottano contro di noi. Ma vi voglio lanciare anche una sfida: siamo proprio sicuri che Gesù, oggi, non coglierebbe loccasione di un invito ad una festa di Halloween per essere in mezzo a delle persone che hanno bisogno di ricevere il Vangelo?
2- Gesù fa la volontà del Padre
Un’altra lezione per i discepoli deve esserci stata durante lo scambio tra Gesù e sua Madre.
“3 Venuto a mancare il vino, la madre di Gesù gli disse: «Non hanno più vino». 4 Gesù le disse: «Che cè fra me e te, o donna? Lora mia non è ancora venuta.”
Qualche settimana fa vi avevo mostrato un’immagine di Giovanni Bellini, Madonna in trono. Vi avevo anche detto che, soprattutto nella tradizione della Chiesa Romana, la madre di Gesù è diventata colei che può intercedere per noi. Invece questo episodio ci mostra chiaramente come questa abitudine non sia affatto biblica. Durante il matrimonio, che durava diversi giorni nell’usanza ebraica, finisce il vino. Maria scopre la cosa, forse perchè amica o imparentata con la famiglia dello sposo e, mossa da compassione probabilmente, vuole evitare che si crei una situazione di imbarazzo o che addirittura i familiari della sposa prendessero azioni legali contro lo sposo per non aver organizzato regali nuziali adatti. E Maria, si rivolge a Gesù, con una richiesta implicita: risolvi la situazione. La risposta di Gesù non è proprio conciliante.
Che cè fra me e te, o donna? Lora mia non è ancora venuta.
Gesù, nella Bibbia, è descritto come un figlio sottomesso ai propri genitori (“Poi discese con loro, andò a Nazaret e stava loro sottomesso” Luca 2:51) eppure la sua sottomissione finale era nei confronti di Dio Padre. Il Figlio fa le cose del Padre, secondo il tempo prestabilito. E Maria non ribatte a Gesù, riconosce che il suo compito non è quello di ordinare al Figlio di fare delle cose ma piuttosto di essere pronta nel caso Gesù volesse fare qualcosa. Ed è per questo che ordina ai servi di essere pronti.
Gesù sin dal primo giorno insieme ai discepoli ha dimostrato di voler compiere la volontà del Padre. è in questo modo, anche, che insegna ai suoi a pregare: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, vengo il tuo regno, sia fatta la tua volontà.
Parlando di questo aspetto del Padre nostro Martin Lutero, che abbiamo ricordato durante lincontro di mercoledì, scrisse
La tua volontà è in ogni tempo la migliore da amare e desiderare immensamente sopra ogni altra cosa. Se noi possiamo pregare e proclamare queste parole, è perché Cristo le ha rese vere. Gesù ha dimostrato che la volontà del Padre, anche quando comporta sofferenza, dubbi, paura, è in ogni tempo la migliore da amare e desiderare.
Qualche giorno fa una mia amica mi parlava di sua nonna, e di come abbia vissuto una vita molto difficile, essendo stata costretta a sposare un uomo non credente e avendo perso due figli. Ma nonostante questo, la nonna afferma anche se io non posso capire, Dio sa perchè è andata così e io non sono nessuno per dire a Dio cosa fare.
Non c’era cosa che Gesù desiderasse maggiormente, che fare la volontà del Padre, e non cè nessuno che potesse cambiare questo desiderio, né i discepoli, ne i suoi fratelli, e nemmeno sua madre. I discepoli iniziano ad impararlo ora, ma lo capiranno in maniera completa alla croce, dove nonostante la grande angoscia, Gesù decide di morire per compiacere la volontà non degli uomini, non di sua madre, ma di Dio Padre.
E cosa ha portato la morte di Cristo? Credo che troviamo qualcosa a riguardo nel testo di oggi. Il miracolo alle nozze di Canan è da capire e spiegare alla luce della croce di Cristo.
3- Gesù è l’adempimento di ogni promessa: è il Purificatore
6 Cerano là sei recipienti di pietra, del tipo adoperato per la purificazione dei Giudei, i quali contenevano ciascuno due o tre misure[a]. 7 Gesù disse loro: «Riempite dacqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino allorlo. 8 Poi disse loro: «Adesso attingete e portatene al maestro di tavola». Ed essi gliene portarono. 9 Quando il maestro di tavola ebbe assaggiato lacqua che era diventata vino (egli non ne conosceva la provenienza, ma la sapevano bene i servitori che avevano attinto lacqua), chiamò lo sposo e gli disse: 10 «Ognuno serve prima il vino buono, e quando si è bevuto abbondantemente, il meno buono; tu, invece, hai tenuto il vino buono fino ad ora».”
 
Gesù sulla croce dimostra con potenza di essere ladempimento di ogni promessa fatta da Dio. Ma già durante il suo percorso con i discepoli, Gesù inizia a mostrare e a insegnare questa cosa. Innanzitutto Gesù è il purificatore, colui che finalmente può ripulire ed eliminare per sempre ogni peccato.
Durante il suo primo miracolo, Gesù decide di usare lacqua che era presente nei recipienti usati per la purificazione dei Giudei. Gesù arriva in un epoca nella quale non solo Israele era oppresso dallimpero romano, ma anche dalle infinite leggi farisaiche, che andavano ben oltre la legge mosaica. Per questo motivo cera così tanta acqua destinata alla purificazione. I farisei avevano reso la purificazione un atto meccanico, quasi scaramantico, da fare in continuazione. Gesù prende proprio quell’acqua, così preziosa per i religiosi dellepoca, e la trasforma in vino.
Wow, ora ci sono 500 litri di vino e nemmeno un litro dacqua per la purificazione…. Interessante! Forse è arrivato il tempo nel quale la purificazione non avviene più secondo le leggi dellantico testamento, ne tantomeno secondo lipocrita moralismo farisaico.
 
“9 Non sapete che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? …11 E tali eravate alcuni di voi; ma siete stati lavati, siete stati santificati, siete stati giustificati nel nome del Signore Gesù Cristo e mediante lo Spirito del nostro Dio.” (1 Corinzi 6:9-11)
Gesù ha preso le nostra ingiustizia, la nostra fornicazione, la nostra idolatria, i nostri oltraggi, e li ha sostituiti con la sua giustificazione e purificazione. E noi, in quanto suoi discepoli, dovremmo godere di questa purificazione, e non aggiungere tutta una serie di regole non bibliche alla nostra condotta. Quello che Gesù ha fatto ci rende perfettamente lavati, santi e giusti. Anche se ovviamente in questo momento non vediamo lopera completa, dobbiamo sapere che quello che Cristo ha fatto è già finito, perfetto.
4- Gesù è l’adempimento di ogni promessa: il Regno di Dio
Gesù è il purificatore, ma questo miracolo aveva ancora altro da insegnare. Non credo che Gesù abbia compiuto questo miracolo per non fare la parte del guastafeste e interrompere il matrimonio.
Sentite cosa ha scritto il profeta Amos, 8 secoli prima di Cristo, nel capitolo 9 dal versetto 11, riguardo al Regno futuro:
“11«Quel giorno io rialzerò la capanna di Davide che è caduta, ne riparerò i danni, ne rialzerò le rovine, la ricostruirò comera nei giorni antichi,12 affinché possegga il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali è invocato il mio nome», dice il Signore che farà questo[a].13 «Ecco, vengono i giorni», dice il Signore, «in cui laratore sincontrerà con il mietitore, e chi pigia luva con chi getta il seme; quando i monti stilleranno mosto e tutti i colli si scioglieranno.14 Io libererò dallesilio il mio popolo, Israele; essi ricostruiranno le città desolate e le abiteranno; pianteranno vigne e ne berranno il vino; coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti.”
 
Questo è solo uno di diversi passaggi dellAntico Testamento che parlano del Regno di Dio che doveva arrivare usando, tra i vari simboli, quello del vino. Larrivo di Gesù segna larrivo del Regno di Dio.
Il vino diventa simbolo della gioia che ci deve essere per larrivo del Liberatore, del Restauratore, del Redentore, del Salvatore. Una gioia non limitata, non piccola, ma degna di centinaia di litri di vino. E questo vino è il più buono che sia stato mai servito.
Noi facciamo parte di questo Regno inaugurato da Gesù. E dobbiamo portare con noi questo buon vino che il Signore ha creato: il Vangelo. Noi siamo la festa che un mondo oppresso sta aspettando. Chissà se, tornando allesempio di prima, essere presenti ad una festa di Halloween e portare questo vino, non possa avere un impatto diverso che stare a casa e scrivere post con fare giudizioso tipico dei farisei? Non sto dicendo che dovete andare alle feste di Halloween, ma che dobbiamo valutare bene cosa facciamo e cosa non facciamo non sulla base di quello che noi pensiamo ma sulla base di quello che Cristo ha fatto.
5- E quindi: i discepoli credettero
“11 Gesù fece questo primo dei suoi segni in Cana di Galilea, e manifestò la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui.”
Dopo aver visto che si è discepoli di Gesù ovunque, dopo aver ammirato la dedizione al Padre di Gesù, dopo aver assaporato del nuovo vino che portava Gesù, i discepoli credettero a lui. E anche in queste parole credo ci sia una belle lezione per noi discepoli: i discepoli continuano a credere. Essi avevano già creduto, ma ogni parola, ogni gesto divino di Gesù devono portare ad una comprensione sempre maggiore di Cristo. Se la nostra fede è ferma a 5, 10, 20 anni fa, non stiamo godendo appieno dellessere discepoli di Dio.
In un certo senso dobbiamo diventare sempre più discepoli di Gesù. Dobbiamo credere sempre di più. Dobbiamo capire sempre di più quanta sporcizia il Signore ha tolto e continuare a togliere dalla nostra vita, rimpiazzandola con il suo vino perfetto.
Dobbiamo godere sempre di più della gioia di Gesù. Dobbiamo essere sempre più rincuorati per l’avanzamento del Suo Regno. Dobbiamo desiderare sempre più la volontà del Padre. Dobbiamo essere sempre di più suoi discepoli ovunque noi siamo.
In questo modo vedremo Gesù all’opera, vedremo la sua gloria, e continueremo a credere in lui.

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