Genesi 1_1-2_3 Sovrano nella Creazione

Lion – La strada verso casa, è un film basato su una storia vera che racconta la storia di Saroo, un ragazzo indiano di 5 anni che per sbaglio finisce su un treno che arriva a Calcutta, a 1600 KM di distanza da casa sua. L’India è un paese molto vasto e a Calcutta si parla una lingua che Saroo non conosce.

 

Saroo non riesce a farsi capire, non conosce il nome del suo villaggio, ne la regione, ne come arrivarci e finisce in un orfanotrofio fino a quando non viene adottato da una famiglia australiana.

 

Circa 20 anni dopo Saroo è uno studente universitario ma è turbato dal suo passato e quindi si mette alla ricerca delle sue origini. Inizia a studiare google maps alla ricerca di indicazioni e quando finalmente trova un indizio fondamentale parte per l’India, alla ricerca della propria famiglia, delle proprie origini, alla ricerca di se stesso.

 

Oggi iniziamo un viaggio simile, torniamo all’origine di tutto per scoprire in che modo siamo in relazione con Dio, e scopriremo che al centro di tutto c’è un Dio sovrano.

 

 

1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

 

2 La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso e lo Spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. 3 Dio disse: «Sia luce!» E luce fu. 4 Dio vide che la luce era buona; e Dio separò la luce dalle tenebre. 5 Dio chiamò la luce «giorno» e le tenebre «notte». Fu sera, poi fu mattina: primo giorno.

 

6 Poi Dio disse: «Vi sia una distesa[a] tra le acque, che separi le acque dalle acque». 7 Dio fece la distesa e separò le acque che erano sotto la distesa dalle acque che erano sopra la distesa. E così fu. 8 Dio chiamò la distesa «cielo». Fu sera, poi fu mattina: secondo giorno.

 

9 Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo e appaia l’asciutto». E così fu. 10 Dio chiamò l’asciutto «terra», e chiamò la raccolta delle acque «mari». Dio vide che questo era buono. 11 Poi Dio disse: «Produca la terra della vegetazione, delle erbe che facciano seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in sé la propria semenza, sulla terra». E così fu. 12 La terra produsse della vegetazione, delle erbe che facevano seme secondo la loro specie e degli alberi che portavano del frutto avente in sé la propria semenza, secondo la loro specie. Dio vide che questo era buono. 13 Fu sera, poi fu mattina: terzo giorno.

 

14 Poi Dio disse: «Vi siano delle luci nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; siano dei segni per le stagioni, per i giorni e per gli anni; 15 facciano luce nella distesa dei cieli per illuminare la terra». E così fu. 16 Dio fece le due grandi luci: la luce maggiore per presiedere al giorno e la luce minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. 17 Dio le mise nella distesa dei cieli per illuminare la terra, 18 per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. Dio vide che questo era buono. 19 Fu sera, poi fu mattina: quarto giorno.

 

20 Poi Dio disse: «Producano le acque in abbondanza esseri viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l’ampia distesa del cielo». 21 Dio creò i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, e che le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, e ogni volatile secondo la sua specie. Dio vide che questo era buono. 22 Dio li benedisse dicendo: «Crescete, moltiplicatevi e riempite le acque dei mari, e si moltiplichino gli uccelli sulla terra». 23 Fu sera, poi fu mattina: quinto giorno.

 

24 Poi Dio disse: «Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie». E così fu. 25 Dio fece gli animali selvatici della terra secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie e tutti i rettili della terra secondo le loro specie. Dio vide che questo era buono.26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra». 29 Dio disse: «Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, e ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servirà di nutrimento. 30 A ogni animale della terra, a ogni uccello del cielo e a tutto ciò che si muove sulla terra e ha in sé un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E così fu. 31 Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Fu sera, poi fu mattina: sesto giorno.

 

2:1 Così furono compiuti i cieli e la terra e tutto l’esercito loro. 2 Il settimo giorno Dio compì l’opera che aveva fatta, e si riposò il settimo giorno da tutta l’opera che aveva fatta[a]. 3 Dio benedisse il settimo giorno e lo santificò, perché in esso Dio si riposò da tutta l’opera che aveva creata e fatta.

 

Introduzione alla Genesi

Oggi iniziamo una nuova serie di predicazioni. E lo facciamo andando a studiare il primissimo libro della Bibbia, il libro dell’inizio, del principio: il libro della Genesi.

 

Faremo un esperimento per questa nuova serie di predicazioni, perchè seguiremo delle tracce e una suddivisione del libro della Genesi proposta da un commentario sul libro della Genesi scritto da Gian Paolo Aranzulla, pastore della chiesa Forte Torre a Bologna, ed edito da Coram Deo.

 

Non guarderemo ad ogni singolo capitolo della Genesi, ma alla fine di queste 16 predicazioni, quindi circa 4 mesi, avremo fatto una bella panoramica di questo libro.

 

Prima di iniziare un po ‘ di informazioni sul libro della Genesi, informazioni che ci aiuteranno a godere in maniera profonda di questo libro. Molte di queste informazioni le ho prese dal commentario di Aranzulla.

 

Genesi è, ovviamente, il primo libro della Bibbia e getta le basi per la storia che la Bibbia vuole raccontare. Le narrative bibliche non sono isolate o circolari, ovvero non si torna sempre al punto di partenza. Piuttosto, la narrativa biblica si evolve. Parte dalla Genesi e si arriva all’Apocalisse, parte da un punto A ed arriva ad un punto B, e quello che succede nella storia e come succede è importante.

 

Genesi è il libro dell’inizio, delle origini, è il libro che dà le chiavi di lettura per tutto quello che poi avverrà nel corso delle migliaia di anni che sono descritti dalla Bibbia. Da lì parte la nostra storia ed è proprio per questo motivo che questo racconto è ancora oggi così attuale.

 

Genesi è un libro che racconta una storia, ma il modo in cui questa storia è stata raccolta e raccontata dall’autore, che tradizionalmente si pensa sia stato Mosè, rivela che ci sia un interesse teologico e programmatico dietro alla stesura di questo libro.

 

Faccio un esempio: pur essendo un libro storico, i primi 11 capitoli del libro riportano diverse migliaia di anni di storia dell’umanità intera,  mentre gli ultimi 39 capitoli si concentrano su un solo uomo Abramo, e quattro solo generazioni.

 

Aranzulla afferma che “Il rallentamento esagerato della narrativa…è dovuto al fatto che la Genesi è una selezione consapevole di eventi, raggruppati per mettere a fuoco e presentare un Dio che si manifesta come buono e sovrano nella duplice opera di creazione e redenzione.”[1]

 

Ed è proprio la sovranità di Dio un tema centrale di questo libro che verrà sviscerato nelle nostre predicazioni.

 

Infine, due informazioni sulla struttura di questo libro.

 

Si potrebbero notare 3 strutture:

  • Genesi 1-2: la “generazione” (le origini del mondo)
  • Genesi 3-11 la degenerazione (il peccato e le sue conseguenze)
  • Genesi 12-50 la rigenerazione (a partire delle promesse fatte ad Abramo)

 

Oppure:

  • Genesi 1-11 la narrativa primitiva (20 generazioni)
  • Genesi 12-36 la narrativa patriarcale (3 generazioni)
  • Genesi 37-50 la narrativa di Giuseppe (1 famiglia)

 

O anche:

  • Genesi 1-2: Dalle origini…
  • Genesi 3-11: alle nazioni…
  • Genesi 12-50: ad Israele.

 

Gli studiosi hanno poi notato che a fare da spina dorsale di questo libro c’è una parola ebraica che si ripete. La parola è toledot,  ed è traducibile in vari modi, tra cui “generazione, genealogia, posterità, resoconto.”

 

Nella Genesi troviamo 11 toledot. Il primo in Genesi 1:1, il toledot della creazioni, e poi si passa per le origini dei cieli e della terra, di Adamo, di Noè, dei figli di Noè, di Sem, di Terà (Abramo), di Ismaele, di Isacco, di Esaù, di Giacobbe.

 

La creazione è frutto della volontà di Dio

Da dove inizia la Genesi?

Dalla creazione.

 

I primi due capitoli della Genesi descrivono la creazione:

1:1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

e

2:4  Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati. Nel giorno che Dio il Signore fece la terra e i cieli

 

Che tipo di creazione viene descritta? Per cieli si intende quella parte del creato “spirituale”, non visibile necessariamente. Mentre con terra si intende alla parte materiale e fisica della creazione. Il primo capitolo è incentrato su una descrizione generale del creato, mentre il secondo capitolo si concentra sulla terra e in particolar modo sull’essere umano.

 

Entrambe queste realtà state create da Dio, entrambe sono buone, entrambe sono legate ad un Dio creatore e sovrano. Entrambe, e quindi tutto quello che esiste, è creato Ex nihilo, ovvero dal nulla.

La Genesi ci presenta un Dio che ha creato dal nulla tutto quello che esiste. Dio non ha usato della plastilina per creare delle forme, ma ha creato la plastilina e le forme.

 

Da dove veniamo? A volte sentiamo le storie di queste persone che compiono dei viaggi per riscoprire le proprie origini, per esempio parlavo con una ragazza americana di origine Italiana che è venuta in Sicilia per visitare il paese dei propri nonni. Qual è l’origine della nostra esistenza?

Noi tutti proveniamo da Dio, un Dio che ha deciso di creare tutto e tutti, dal nulla. Non perché fosse annoiato, ma perché ha voluto così. Siamo il frutto della volontà, della scelta di Dio di crearci.

 

I 24 anziani descritti in Apocalisse 4 riassumono bene questo concetto:

11 «Tu sei degno, o Signore e Dio nostro, di ricevere la gloria, l’onore e la potenza, perché tu hai creato tutte le cose, e per tua volontà esistettero e furono create».

I primi versetti e capitoli della Genesi ci portano a ricercare nella volontà di Dio l’origine di ogni cosa e la nostra origine.  Come dice Agostino, inaugurando le Confessioni:  l’uomo, una particella del tuo creato, vuole lodarti. Sei tu che lo stimoli a dilettarsi delle tue lodi, perché ci hai fatti per te, e il nostro cuore non ha posa finché non riposa in te.

 

Non siamo stati noi a creare Dio o a creare le nostre vite o il mondo sul quale siamo o l’universo nel quale orbitiamo. Quindi, dobbiamo approcciarci a Lui consapevoli che è lui, nella sua volontà, che ci ha creati.

 

Una cosa che ci ricorda l’inizio della Genesi è che Dio è sovrano, Dio è il Creatore. Noi siamo le creature, noi siamo limitati. E nel nostro modo di relazionarci con Dio dovremmo tenere a mente questa importante distinzione.

E ci ricorda anche che Dio, essendo sovrano, opera e agisce secondo le sue decisioni, secondo la sua volontà. Ed è stata la sua volontà di mandare Gesù sulla terra, per creare qualcosa di nuovo.

 

La creazione è frutto della Trinità e della Parola

Chi ha creato tutto quello che esiste? Dio, sicuramente.

 

In che modo questo Dio creatore viene descritto dalla Genesi? Quali sono le caratteristiche che vengono fuori sin dai primi capitoli della Genesi?

 

Intanto un Dio trinitario.

1 Nel principio Dio creò i cieli e la terra.

 

Dio è la traduzione del termine Ebraico Elohim, che è sì il termine per Dio, ma non è al singolare, bensì al plurale maschile. Quindi la Bibbia si apre dicendo, nel principio i “Dii”, non uno ma più di uno. Ma poi subito dopo il verbo ebraico , bārā, creò, non è al plurale ma al singolare. Quindi: nel principio i Dii creò, e non i Dii crearono, la terra. Abbiamo un primissimo, bellissimo, accenno alle tre persone della Trinità, ovvero “un Dio che è pluralità di Persone, ed allo stesso tempo rimane sempre unito nelle Sue azioni.”[2]

 

Un Dio “plurale”, che non si annoiava, che non si sentiva solo, che non aveva bisogno di compagnia. Siamo creati non per soddisfare un bisogno o una mancanza, perché Dio è perfettamente completo nella trinità. Se volessimo usare un termine tecnico potremmo parlare dell’aseità di Dio, ovvero del fatto che “che egli è sufficiente a se stesso, indipendente da qualsiasi cosa al di fuori di sé…L’idea è che Dio non dipende in alcun modo da qualcosa di esterno a sé, ma ha in sé risorse sufficienti per tutto ciò che è e fa. In questo modo la signoria di Dio è assoluta e indipendente da tutto ciò che ha creato.”[3]

 

Genesi 1 presenta quindi la Trinità. Nel 2 versetto vediamo che lo Spirito di Dio aleggiava sopra ogni cosa, in attesa dell’azione. Al versetto 26 osserviamo che l’uomo, che viene creato nel sesto giorno, essere creato ad immagine di un Dio trinitario, creato “a loro immagine, conforme alla loro somiglianza”, e con l’autorità che appartiene a Dio di dominare e governare il creato.

 

E poi come colonna vertebrale di tutto il capitolo c’è la Parola di Dio. Versetti 3, 6, 9, 11, 14, 20, 24, 26: Dio disse. è la potenza della Parola che adempie la volontà del Padre. E cosa o chi è questa Parola, se non la seconda persona della Trinità? Giovanni apre il suo vangelo con dei versetti che sembrano riprendere Genesi 1:

 

Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. 2 Essa era nel principio con Dio. 3 Ogni cosa è stata fatta per mezzo di lei, e senza di lei neppure una delle cose fatte è stata fatta.

 

Sin dal principio, la Parola di Dio, Gesù, adempie la volontà del Padre, porta a compimento la sua volontà, rende concreto quello che il Padre ordina. La croce di Cristo non è che l’esempio ultimo e perfetto di una realtà eterna presente sin dalla Genesi, di un Dio stupendamente trinitario che opera per mezzo della Parola.

 

La bontà e lo scopo della creazione

Torniamo al versetto 2:  La terra era informe e vuota, le tenebre coprivano la faccia dell’abisso

 

Vi sembra una descrizione positiva o negativa?

 

A giudicare dai versetti successivi, probabilmente non si tratta di quello che il Signore desiderava.

 

Infatti nei versetti successivi Dio, per mezzo della Parola, si mette all’opera per dare un forma alla terra, per riempirla, e per illuminarla.

 

Intanto viene separata la luce dalle tenebre e poi viene data una forma alla terra, le acque vengono divise e viene creato il suolo asciutto. E poi la terra viene riempita: vegetazione, stelle, animali ed infine l’essere umano.

 

E mentre il piano creazionale di Dio procede, il Signore commenta dicendo che ogni cosa è buona, fino ad arrivare, al versetto 31, alla fine del sesto giorno, nel quale afferma che tutto quello che aveva fatto era molto buono.

 

Sappiamo bene che il peccato ha stravolto ogni cosa, ma è utile soffermarsi un attimo sul fatto che ciò che è stato creato da Dio era buono. Il creato è nato come buono, sia nella sua parte spirituale che nella sua parte materiale. Dio crea e nel suo agire non può che fare cose buone. E ancora oggi nel modo in cui Dio opera, lui porta luce, toglie le tenebre, da forma e riempie. Anche se il peccato distorce questa cosa, per mezzo di Gesù siamo illuminati, siamo riempiti dallo Spirito e tutto per il nostro bene. Dio continuare ad operare, a “creare” cose che sono buone, cose nelle quali c’è vita.

 

L’opera di Dio nella tua vita, per mezzo di Cristo Gesù, porta a qualcosa di buono. Ne sei convinto? Credi per fede che quello che stai attraversando, che le sfide con le quali stai combattendo, se sottomesse ad un Dio sovrano, onnipotente, creatore e buono, sono per il tuo bene?

 

Oltre ad essere buono, il creato, e nello specifico l’essere umano, riceve uno scopo nella Genesi:

26 Poi Dio disse: «Facciamo l’uomo a nostra immagine, conforme alla nostra somiglianza, e abbiano dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame, su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». 27 Dio creò l’uomo a sua immagine; lo creò a immagine di Dio; li creò maschio e femmina. 28 Dio li benedisse; e Dio disse loro: «Siate fecondi e moltiplicatevi; riempite la terra, rendetevela soggetta, dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra».

 

Questo scopo è duplice. In primo luogo l’essere umano riceve da Dio il mandato a governare, dominare sul creato. L’uomo è in alcune cose simile agli animali, ma è anche diverso. è diverso in quanto fatto ad immagine di Dio, in quanto non può vivere la propria vita in maniera passiva ma è chiamato a prendersi responsabilità, a governare in modo che rispecchi la natura di Dio, a prendere decisioni.

 

Il Dio sovrano e onnipotente ci ha voluti creare a sua immagine, ha voluto affidarci e delegarci un ruolo e delle responsabilità, e Genesi 2 descrive più dettagliatamente questa cosa. Che cosa stupenda! Che responsabilità, anche! Perchè ci porta a riflettere su: che cosa stiamo facendo con gli incarichi che il Signore ci ha affidato? Li stiamo svolgendo? Se sì, come?

 

Quindi, in primo luogo l’essere umano è chiamato a riflettere Dio nel suo dominio.  Questo è un aspetto dello scopo creazionale. In secondo luogo l’essere umano è anche chiamato a relazionarsi, riflettendo in questo modo la natura trinitaria di Dio.

 

  • Siamo chiamati a relazionarci verticalmente con Dio. Siamo creati da Lui e abbiamo bisogno non solo di seguirlo, ma di relazionarci con Dio. Come diceva Agostino? I nostri cuori sono senza pace fino a quando non siamo con Dio.
  • Siamo anche chiamati a relazionarci orizzontalmente con gli altri. Il comandamento di Dio è rivolto a due persone che devono relazionarsi in modo da essere fecondi, moltiplicarsi e rendere soggetta la terra. Tutte queste cose richiedono una relazione, una collaborazione tra persone. Come ci mostra Genesi 2, il rapporto che c’è tra uomo e donna, a in generale tra esseri umani, è qualcosa di speciale, qualcosa che ci completa, che ci da un senso di gioia. Ovviamente la relazione matrimoniale esemplifica al meglio questa cosa, ma è vero anche delle altre relazioni. Basti pensare alla chiesa, a come, insieme, possiamo relazionarci, conoscerci, aiutarci, servirci e servire gli altri.

 

Come ti poni rispetto all’inizio della tua storia, come racconta dalla Genesi? Che cosa vuol dire che sei stato creato per la volontà di Dio, da un Dio trinitario e per mezzo della Parola, e per servirlo e relazionarti?

 

 

 

 

[1] Aranzulla, 14.

[2] 22

[3] https://www.thegospelcoalition.org/essay/eternality-aseity-god/

 

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