La parola di Gesù – Luca 4:31-44

L’altro giorno stavo studiando per l’università e ho dovuto rispondere ad una
domanda: che cosa ti colpisce dell’operato della vita di Gesù raccontata dai
vangeli? E ho iniziato a pensare al fatto che in ogni episodio Gesù coglie
sempre l’occasione per dire qualcosa, per unire alle varie azioni che stava
compiendo anche una domanda, o una frase, o una storia, o un esempio. Gesù,
la Parola, coglie ogni occasione per parlare. E lo fa anche in questo momento,
questo momento in cui apriamo la Bibbia e ascoltiamo quello che il Signore ha
da dirci. E se sei scoraggiato, in questa fase della tua vita, potrai essere
incoraggiato dalla forza di Gesù. Se sei malato o se conosci qualcuno di malato,
potrai riflettere sulla malattia dal punto di vista di Gesù. Se non sai cosa fare
della tua vita, puoi riflettere su quello che Cristo ti chiama a fare della tua vita.

31 Poi discese a Capernaum, città della Galilea, e qui insegnava alla gente nei
giorni di sabato. 32 Ed essi si stupivano del suo insegnamento perché parlava
con autorità. 33 Or nella sinagoga si trovava un uomo che aveva uno spirito di
demonio impuro, il quale gridò a gran voce: 34 «Ahi! Che c’è fra noi e te, Gesù
Nazareno? Sei venuto per mandarci in perdizione? Io so chi sei: il Santo di
Dio!» 35 Gesù lo sgridò, dicendo: «Taci, ed esci da quest’uomo!» E il demonio,
gettatolo a terra lì nel mezzo, uscì da lui senza fargli alcun male. 36 E tutti
furono presi da stupore e discutevano tra di loro, dicendo: «Che parola è
questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti immondi, ed essi
escono». 37 E la sua fama si diffondeva in ogni luogo della regione.38 Poi,
alzatosi e uscito dalla sinagoga, entrò in casa di Simone. Or la suocera di
Simone era tormentata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. 39 Chinatosi
su di lei, egli sgridò la febbre, e la febbre la lasciò; ed ella subito si alzò e si
mise a servirli. 40 Al tramontar del sole, tutti quelli che avevano dei sofferenti
di varie malattie li conducevano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a
ciascuno. 41 Anche i demòni uscivano da molti, gridando e dicendo: «Tu sei il
Figlio di Dio!» Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perché
sapevano che egli era il Cristo.42 Poi, fattosi giorno, uscì e andò in un luogo
deserto; e le folle lo cercavano e giunsero fino a lui, e lo trattenevano perché
non si allontanasse da loro. 43 Ma egli disse loro: «Anche alle altre città
bisogna che io annunci la buona notizia del regno di Dio; poiché per questo
sono stato mandato». 44 E andava predicando nelle sinagoghe della Giudea.

Abbiamo visto nelle ultime settimane il battesimo di Gesù e a seguire le
tentazioni che Gesù ha subito nel deserto dal diavolo e come abbia sconfitto
queste tentazioni, come abbia avuto successo lì dove invece Israele ma anche noi oggi falliamo. E abbiamo visto come abbia poi iniziato un ministero di predicazione, e di come questo sia stata rifiutato a Nazaret, il paese dove Gesù
era cresciuto. A Nazaret il Signore Gesù aveva affermato di essere il
compimento della profezia di Isaia:
«Lo Spirito del Signore è sopra di me, perciò mi ha unto per evangelizzare i
poveri; mi ha inviato per annunciare la liberazione ai prigionieri e il recupero
della vista ai ciechi; per rimettere in libertà gli oppressi, 19 per proclamare
l’anno accettevole del Signore». (Luca 4:18-19).

E oggi vedremo quanto è vero che Gesù è venuto per evangelizzare, liberare i
prigionieri e gli oppressi, guarire i malati e annunciare l’anno del Signore. Il
racconto di Luca continua e ci viene detto che Gesù prosegue con il suo
ministero itinerante nella Galilea e si sposta a Capernaum. Non so quale sia
stata la vostra impressione leggendo il testo. Sicuramente colpiscono i primi
miracoli compiuti da Gesù che vengono riportati da Luca. Un indemoniato
viene liberato, la suocere di Pietro viene guarita da una grande febbre, ed infine
tutti i sofferenti che vanno da Gesù vengono guariti. Sicuramente questo è un
aspetto caratterizzante del testo. La guarigione delle malattie, l’esorcismo di
demoni. Malattie e demoni c’erano 2000 anni fa e continuano ad esserci anche
oggi. Qualche anno fa un mio collega durante una delle uscite organizzate da
OM ha incontrato una persona indemoniata. Quindi queste cose sono presenti,
ma oggi io vorrei concentrarmi su un altro aspetto molto presente e che forse
passa in secondo piano. Oggi vogliamo parlare della predicazione di Gesù, della
parola di Gesù che viene presentata varie volte in questi versetti e messa in
contrasto con le parole degli altri protagonisti.
Ripercorriamo velocemente il testo per vedere insieme quello che sto dicendo
(notare tutti i riferimenti a parola, discorsi, silenzio, grida).
La parola è centrale in questi episodi: si parla, si discute, si grida, si mette a
tacere, si annuncia. E in mezzo a tutte queste parole, in mezzo a tutte le
conversazioni, la parola di Gesù risplende rispetto a tutte le altre. Le parole dei
demoni riconoscono si Gesù, ma non per sottomettersi a lui. Infatti Gesù
impedisce loro di parlare, perché non sono parole che il Signore vuole usare per
portare avanti il suo piano. Le parole delle persone mostrano ammirazione, ma
anche confusione ed egoismo. Le parole e la predicazione di Gesù, invece, sono
su tutt’altro livello. Ma prima di andare a vedere che tipo di parola, che tipo di predicazione è
quella di Gesù, una nota generale sulla relazione che c’è fra Dio e la sua Parola.
Tendiamo a pensare che le parole siano separate da chi siamo e dalle nostre
azioni, che le parole non definiscono veramente chi siamo. Ma nel caso di Dio e
di Gesù non è così. Le parole di Dio sono ciò che Dio è.
Ebrei 4:12 ci dice che “ la parola di Dio è vivente ed efficace”, Matteo 24:35 “
Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno.”
Tim Keller parlando di Dio e della Parola dice: “Le parole sono anche azioni.
Non solo dicono qualcosa, fanno qualcosa. Le parole di Dio hanno una potenza
infinitamente oltre le nostre. Le parole di Dio sono identiche alle sue azioni.
(Pensate alla creazione). Quando la Bibbia parla della Parola di Dio, sta
parlando della “presenza attiva di Dio nel mondo”. Le azioni verbali di Dio
sono in un certo senso un’estensione di Dio stesso.”

Una parola autorevole
Innanzitutto, la parola di Gesù è autorevole. Gesù insegnava e le persone
rimanevano colpite dall’autorità che emanava la sua predicazione. Sicuramente
il modo in cui parlava Gesù era diverso rispetto a quello di tanti altri insegnanti
dell’epoca, ma non è che usasse una lingua diversa. Gesù non parlava usando la
lingua degli angeli ma usava l’aramaico, la lingua parlata all’epoca in Israele.
Quindi perché l’insegnamento e la predicazione di Gesù erano così autorevole?
Perché c’è qualcosa di intrinsecamente autoritario nella parola di Gesù. La
predicazione di Gesù non era altro che la Parola che predicava.
Vi ricordate probabilmente come inizia il Vangelo di Giovanni:
Nel principio era la Parola, la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. (1:1).
E poi al versetto 14:
14 E la Parola è diventata carne e ha abitato per un tempo fra di noi, piena di
grazia e di verità; e noi abbiamo contemplato la sua gloria, gloria come di
unigenito dal Padre.
Gesù è la Parola incarnata, le sue parole rivelano la Parola, quando ascoltiamo
la sua predicazione veniamo esposti alla sua gloria, alla sua potenza, alla sua
autorità. Una predicazione che rivela la sua autorità, una predicazione che
agisce con autorità.
La predicazione di Gesù è autorevole, potente, maestosa. Infatti le persone che
assistono alla liberazione dell’uomo indemoniato che si trovava nella sinagoga,
riflettono appunto su questa parola, capiscono che la parola è ciò che ha potere
e dicono tra di loro
«Che parola è questa? Egli comanda con autorità e potenza agli spiriti
immondi, ed essi escono». (36).
Notiamo l’autorità della predicazione di Gesù non soltanto dalla reazione delle
persone che lo ascoltano. Ma la notiamo anche dal modo in cui reagiscono i
demoni che scaccia via. Gesù non deve chiedere il permesso a satana, Gesù non
deve nemmeno combattere contro satana e i suoi demoni, ma a Cristo basta
parlare, basta sgridare il nemico affinché essi si ritirino. Dove arriva la parola di
Gesù, il nemico si ritrae. La parola di Gesù è così autorevole che i demoni non
possono non ammettere di avere di fronte il Santo di Dio, è così autoritaria che i
demoni fanno silenzio quando Gesù dice loro di fare silenzio.
Questo che cosa vuole dire per noi oggi? Anche se Gesù non è più fisicamente
con noi, la sua Parola rimane, e la sua parola continua a dimostrare la sua
autorità e la sua potenza. In Efesini 6 Paolo descrive l’armatura del Cristiano.
Un’armatura da usare non per difenderci e combattere le persone, ma per
difenderci e combattere la battaglia spirituale contro le potenze e i principati
che sono in opposizione a Dio. E nell’armatura inserisce una sola arma, un solo
strumento per attaccare: la parola di Dio.
“Prendete… la spada dello Spirito, che è la parola di Dio” (6:17).
Ricordate, è la stessa arma che ha usato Gesù quando è stato tentato dal diavolo.
Mercoledì sera abbiamo visto l’esortazione di 1 Pietro 4 ad armarci con il
pensiero di Cristo. Il nemico ci attacca di continuo, ci attacca internamente, sui
nostri pensieri, sui nostri sentimenti, sui nostri sogni, sulle nostre paure.
Ma se siamo stati liberati da Cristo, se la sua Parola ha scacciato il dominio del
peccato sulla nostra vita, allora noi siamo come l’uomo liberato dal demone.
Non siamo più vittime sacrificali, ma possiamo avvalerci in questo terribile
scontro della forza e dell’autorità della parola di Dio, ovvero Cristo Gesù.                                                                                                              Dobbiamo incoraggiarci con le verità della Bibbia, dobbiamo riporre la nostra
fede nel fatto che la Parola di Dio, che Gesù, ha l’autorità per sconfiggere i
nostri nemici, sulla croce Cristo ha affermato è compiuto, e quelle parole
riverberano da 2000 anni e sono vere anche per noi.
Se ti senti sotto assedio, se i tuoi pensieri sono negativi, peccaminosi, bugie,
attaccali con la parola di Gesù, la stessa parola autorevole che ha scacciato i
demoni, che ha trionfato sulla morte e sul peccato.

Una parola che guarisce
Il secondo punto del messaggio di oggi è che la Parola, la predicazione di Gesù
guarisce. Dopo essere uscito dalla sinagoga, quello stesso sabato Gesù va in
casa di Simone, dove si trova la suocera di Simone, o Pietro, che stava male. I
tre vangeli sinottici riportano tutti la febbre, ma solo Luca, il medico, afferma
che fosse una gran febbre, usando un termine tecnico. Chiedono a Gesù di
intervenire, di fare qualcosa. Gesù interviene in maniera simile a quella
dell’indemoniato. Egli sgrida la febbre, la febbre lascia la donna e lei, a
dimostrazione di essere completamente guarita, si alza ed inizia a servire le
persone presenti (39).
Al tramonto del sole, ovvero alla fine del sabato, tutte le persone che avevano
dei malati le portano da Gesù per farle guarire.
Ad un occhio critico, questi versetti potrebbero sembrare un mucchio di
cavolate. Potrebbe sembrare ridicolo l’immagine di Gesù che per curare un
malato sgrida la malattia e questa va via come se fosse una persona.
Immaginate cosa direbbero le persone che non serve vaccinarsi contro il
COVID perché basta urlare contro il virus per farlo andare via!
Ma questi versetti ci mostrano che Dio ha il controllo su ogni aspetto, anche la
natura. E ci mostrano anche che le malattie, non sono solo germi e virus e
quant’altro. Ridurre le malattie a queste cose vuol dire non credere
nell’esistenza del bene e del male. Ma la nostra visione in quanto cristiani è
diversa. Siamo in grado di vedere e capire le malattie scientificamente, ma al
tempo stesso pensiamo che le malattie sono frutto del peccato, sono
conseguenza della lotta spirituale che ha ripercussioni anche sul mondo materiale,                                                                                                            sono il risultato della scelta di Adamo e Eva di dare ascolto alle bugie del diavolo.
Uno scettico alza le mani di fronte alla malattia, si sente indifeso di fronte alla
malattia. Ma il credente, in questi versetti, vede che quando Dio interviene per
mezzo della sua Parola, così come successo nella creazione della Genesi,
quando Dio si manifesta le cose tornano al proprio ordine originale. Questo non
vuol dire ovviamente che dobbiamo sgridare il COVID per liberarcene, non
vuol dire che dobbiamo gridare per ottenere una guarigione fisica, non vuol dire
che i credenti non si possono ammalare. Piuttosto stiamo vedendo nelle parole
di una anticipazione di quello che sarà la nostra vita con il Signore per
l’eternità. Quando la Parola di Dio viene predicata e porta frutto vediamo delle
piccole anticipazioni del paradiso, dove non vi sarà più malattia, ne lacrime, ne
morte.
La parola di Dio guarisce, ed è in grado di guarire anche oggi. Quando questo
avviene, lodiamo il Signore per averci mostrato la sua potenza, per averci dato
un piccolo assaggio di quello che sarà. Possiamo pregare Gesù per guarigione,
così come hanno fatto Simone e gli altri. Ma quando questo non avviene,
quando la Parola di Dio non guarisce, guardiamo oltre alla malattia, riflettiamo
sul fatto che la malattia è frutto del peccato, e che il peccato è la malattia sono
stati già sconfitti da Gesù. Abbiamo tante persone che soffrono per varie
malattie, in questa chiesa e tra le persone a noi più care. La mia preghiera è che
nella malattia e nella salute possiamo guardare oltre, guardare a Cristo. E che
pensiamo anche alla più grande guarigione che abbiamo sperimentato. La
Parola di Dio guarisce. La Parola fatta carne, immolata sulla croce al posto
nostro, risorta dopo tre giorni è in grado innanzitutto di guarire i nostri cuori. è
in grado di guarire il nostro rapporto con Dio Padre. Questa è veramente l’unica
cosa che conta.

Una parola sul Regno di Dio
Abbiamo visto che la parola di Gesù è autorevole, e che è in grado di guarire. E
infine vogliamo pensare ad un ultimo punto, sulla base dei versetti finali:
43 Ma egli disse loro: «Anche alle altre città bisogna che io annunci la buona
notizia del regno di Dio; poiché per questo sono stato mandato». 44 E andava
predicando nelle sinagoghe della Giudea.                                                                                                                                                                                 Abbiamo visto che i miracoli di Gesù, per quanto spettacolari, non sono che il
risultato della parola di Gesù. E quando cercano di trattenere Gesù, lui risponde
alle persone che il suo compito è di annunciare la buona notizia del Regno di
Dio, che questo era il compito che era venuto a svolgere e quindi parte di nuovo
per andare a predicare in altre sinagoghe. “è la prima volta che Luca nomina il
regno di Dio, ed esso sarebbe diventato l’argomento preferito
dall’insegnamento di Gesù. è un argomento straordinariamente vasto. Qui
basta dirlo il governo di Dio in azione…Gesù insegnò che il Regno di Dio era
già venuto con lui, con l’autorità da lui esercitata per combattere il male.”
L’abbiamo visto in parte già oggi. Gesù guarisce miracolosamente le persone, e
in questi atti miracolosi vediamo il Regno di Dio manifestarsi e anticipare il
Regno di Dio che non avrà mai fine. Gesù è appassionato del tema del Regno di
Dio. Lo ha presente, lo presenta, lo predica. Il Regno di Dio è la realtà nella
quale vive ed è la realtà nella quale ci chiama a vivere. Così come lui è mandato
a motivo del Regno di Dio, Gesù manderà i suoi discepoli dicendo loro, in Luca
9:1 Gesù, convocati i dodici, diede loro potere e autorità su tutti i demoni e di
guarire le malattie. 2 Li mandò ad annunciare il regno di Dio e a guarire {i
malati}.
E Gesù manda anche noi, nell’autorità della sua parola, con la guarigione della
sua parola, in un mondo che continua ad essere pieno di tenebre. Lo fa perché,
come dice lui stesso, c’è bisogno. Viviamo in un mondo che continua ad avere
bisogno di Cristo. Ma dove la Parola di Dio viene predicata, dove la Parola di
Dio illumina, dove arriva la chiesa si può affermare “Il regno di Dio si è
avvicinato a voi” (10:9). Dio ha mandato suo Figlio, la Parola, per mostrare il
Regno di Dio all’uomo perduto. Quello che Gesù ha iniziato, ora lo porta avanti
con la sua chiesa, che irrompe, che sfonda le porte dell’Ades per realizzare il
Regno di Dio.
Lo scopo di Gesù durante la sua vita era chiaro: vivere il Regno di Dio e
proclamarlo. Ed è esattamente quello che ti chiama a fare, lì dove sei, con le
difficoltà che hai, con le domande sul futuro che puoi avere. A volte ci
aspettiamo che il Signore ci indichi grandi cose da fare, quando non siamo
nemmeno disposti a vivere per lui nella quotidianità della vita. Il Signore ha
autorità su ogni cosa, anche il male, il Signore guarisce il cuore dell’uomo, il
Signore vive e proclama il Regno di Dio. In che modo stai vivendo alla luce di
Se non sai cosa sei chiamato a fare, prova a vivere i giorni della tua vita in Gesù, nella parola autorevole.

Leave a Comment

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *